martedì 19 novembre 2013

Piccolo sfogo serale - Macinando Job Descriptions

[Macina dei Balcani]

Macinando Job Description, guardate cosa ho trovato!
Oh, per la prima volta ho notato questo tipo di descrizione per uno stage in una grande multinazionale:


Per Laureati da meno di 12 mesi sarà attivato uno "Stage di Formazione e Orientamento" della durata di 6 mesi.
Per Laureati da più di 12 mesi che risultino inoccupati/disoccupati (iscritti alle liste di disoccupazione) sarà attivato uno "Stage di Reinserimento/Inserimento Lavorativo" della durata di 6 mesi.



...ci siamo! anche le aziende hanno finalmente realizzato come aiutare i poveri inoccupati/disoccupati (e sono solo parzialmente ironica, o forse è una specie di ironia alla potenza che quasi va ad annullare il senso ironico...discorso contorto. Per chi non avesse capito: pazienza, non vi siete persi niente).


Questo, quindi, è il perfetto riassunto. 

Con la differenza che lo stage con alcune agenzie puoi prolungarlo fino a 12 mesi. 

E cosa succede dopo 12 mesi di stage di reinserimento lavorativo? 
Se volessi fare un altro stage?
Puoi farlo! Fino a 12 mesi!

E cosa succede se dopo 24 mesi di stage di reinserimento lavorativo? 
Se volessi fare un altro stage?
Puoi farlo! Fino a 12 mesi!

Dopo?
Fino ad oggi basta. 
Dopo 2 anni di stage (6+6+12+12) per legge non puoi fare stage.
MA!
Ho scoperto, tramite la mia agenzia di fiducia (che si fa pagare una percentuale mensile per fungere da parte terza rispetto al candidato e all'azienda al fine di regolarizzare lo stage), che il nostro amatissimo governo il prossimo 9 Dicembre 2013 sta pensando di andare a modificare questa piccola postilla (come se non avesse nulla da fare in questo periodo!) che prevede un massimo di 24 mesi totali per gli stage di reinserimento lavorativo.

In questo modo, AUDITE AUDITE, possiamo andare avanti a vita a fare stage :)

Ed io ne sono pure contenta.
Andiamo avanti a macinare stage!
(alla faccia della choosy)

mercoledì 6 novembre 2013

Latte Stagista - The Show Must Go On


Latte Stagista
Sempre fresco e genuino
Da consumarsi preferibilmente a tempo indeterminato

Dal Diario di una stagista #4


Rieccomi!!!!!!!!!!
Shame on me...catapultata nel nuovo stage ho abbandonato il blog, e mi sono ritrovata a fare la fighetta pubblicando foto su facebook di eventi e serate di lavoro (amo il mio lavoro!)...e non ho più scritto.
Poi ho ritrovato questa cartolina...quanta saggezza!

http://repubblicadeglistagisti.blogspot.fr/2009/02/dal-latte-stagista-che-guevara-la.html

Ormai sono all'ottavo mese del terzo stage (three, it's a magic number!) e sto cercando di capire se dal latte stagista può nascere qualcos'altro...non so, un contratto formaggio - sperando che sia destinato alla stagionatura...(*risata a denti stretti!)

Nel frattempo, per non ritrovarmi con le chiappette per terra, prima che mi dicano "mi dispiace, saresti andata benissimo per questa posizione ma il capo-del capo-del capo del paese XYZ ha deciso di tagliarla...sai, il mercato...i target...blabla....", ecco, ho ri-ri-ri-iniziato il mio secondo lavoro: la ricerca di un lavoro. E via:

  • Aggiorna il CV - facendo attenzione a non deprimerti notando che sono due anni che fai stage...mi sembra di fare la collezione delle figurine panini, solo che al posto dei calciatori ho i brand di aziende!
  • Aggiorna Linkedin - praticamente quando vedi una persona che aggiorna il profilo di Linkedin puoi iniziare a pensare che il soggetto in questione abbia l'intenzione (volente o nolente) di mettersi in movimento.
  • Inizia a stalkerare - lo stalker inizia a guardare tutti i collegamenti Linkedin per vedere che belin fanno gli altri nella vita, quel compagno delle elementari che non senti da decenni ma che ti ha aggiunto su Linkedin di sua sponte ed ora potrebbe girare il tuo CV al capo...

RIFLESSIONE: mi sono ritrovata a pensare che una caratteristica necessaria in queste situazioni è l'umiltà. Umiltà intensa come il mettere da parte l'orgoglio personale quando dovrai comunicare ai tuoi amici che anche questa volta non ti assumeranno, quando ti ritrovi a mandare il CV al tuo vecchio capo o a quel conoscente al quale già 8 mesi prima l'avevi mandato...e in tutto ciò, cercare di mantenere un po' di quell'orgoglio che è necessario per essere sicuri di sé e non abbattersi, ma per andare avanti a "far fronte"..che poi si tratta di fiducia.
Tutto questo, per quanto fastidiosamente fastidioso (!!!), penso sia un bell'allenamento.


lunedì 1 aprile 2013

Uno stage dopo un anno dalla laurea? Yes you can!

Dal Diario di una stagista#3. 

Rieccomi dopo mesi di silenzio, con buone (paradossali) nuove, come sempre vissute sulla mia pelle.
Uno stage dopo un anno dalla laurea? 
Come ho già accennato, è possibile.
Lo stato cerca le leggi per tutelare (??!) i giovani...e noi cerchiamo di aggirarle per tutelarci!
Non fa una grinza, no?! 
Ha senso come la vendita di colbacchi russi nell'afa di agosto in centro asia!!!

[Buchara, Uzbekistan]

Breve premessa.
Stavo facendo uno stage (il secondo) in un'ottima azienda, più o meno retribuito, quando è nata l'opportunità di un altro stage che,  per vari motivi, ho ritenuto essere decisamente migliore per me. Peccato fossero passati i famosi 12 mesi dalla laurea specialistica! Ecco quindi che mi sono mossa per capire se, come avevo scritto, era effettivamente possibile aggirare l'ostacolo.

Mi sono quindi recata in Via Strozzi angolo via Soderini a Milano, al centro per l'impiego
Il mio scopo era registrarmi come inoccupata, per poi fare uno stage di inserimento nel mondo del lavoro (al posto dello stage di formazione che in genere si fa tramite l'università). Inoccupata vuol dire non aver mai avuto un vero contratto di lavoro (diversamente dal disoccupato), dove lo stage non è considerato un contratto di lavoro.
Una volta ottenuto il documento avrei semplicemente inviato tutto alla società di formazione e lavoro che mi avrebbe fatto da tramite con l'azienda in questione. Di società ne esistono più di una legate alla provincia di Milano, alcune possono farti fare fino a 6 mesi, altre fino a 12 mesi di stage! (Nessuno al telefono è stato in grado di darmi delle spiegazioni riguardo al motivo della differenza).
Per poter ricevere il documento dovevo solamente consegnare un modulo in cui dichiaravo di essere "immediatamente disponibile allo svolgimento di attività lavorativa" (Dichiarazione di Disponibilità al Lavoro).
Eccone alcuni passaggi:

Dichiara altresì
  • Di essere attualmente OCCUPATO e di non superare il reddito minimo personale escluso da imposizione;
  • Di non aver mai svolto attività lavorativa come lavoratore subordinato, autonomo o con ritenuta d’acconto ed essere alla ricerca di un posto di lavoro da più di 12 mesi o da più di 6 mesi se giovane (inoccupato); 
  • Di essere DISOCCUPATO dal _____________ a seguito di cessazione di rapporto di lavoro subordinato, autonomo o con ritenuta d’acconto ed essere alla ricerca di un posto di lavoro da più di 12 mesi o da più di 6 mesi se giovane (disoccupato):
  • Altro : 
Il documento viene consegnato al punto di informazione all'interno di una struttura nuova di un anno.
Dentro...un mondo intero! Giovani, anziani, italiani, stranieri, donne coperte fino alla testa e donne decisamente scoperte (gli estremi si assomigliano?!)...e già la mia mente si perdeva. 
La giornata sarebbe stata lunga, la coda era interminabile e, avendo bisogno di quel documento, non mi rimaneva che aspettare. Al posto di mettermi le cuffie e leggere il mio libro, mi veniva voglia di ascoltare i vicini, osservare il micro mondo dentro quelle mura a forma circolari. Un ragazzo vestito da muratore chiedeva al cellulare ad un possibile datore di lavoro (ho ipotizzato io) di quale documento aveva bisogno per assumerlo; una donna con figli e vestiti malandati chiedeva all' info point informazioni in una lingua incomprensibile (con conseguente irritazione della donna allo sportello); un uomo tatuato in volto urla contro la donna al bancone, scoprendo di non poter avere alcun documento senza avere la residenza nel comune di Milano; una ragazza aspetta il suo turno mentre cerca l'i-phone nella sua borsa di Prada.
Persone diverse, ognuno con una propria storia. Tante speranze, poche certezze.

Dopo 4 ore di attesa senza abbandonare la posizione, ecco che arriva il mio numero!
La signora allo sportello mi chiede sgarbatamente cosa voglio. Le rispondo, gentilmente, e già la conversazione prende un'altra piega. Le chiedo se ha già pranzato, le viene voglia di chiacchierare. Mi spiega che il primo giorno che hanno aperto la nuova struttura, il 17 Dicembre 2012, sono passate solamente in quella giornata più di mille persone. Si lamenta del suo lavoro, mi racconta che le cose non funzionano, che sono troppi pochi dipendenti e il numero di persone che vengono a registrarsi come disoccupati aumenta sempre di più. E mi dice la sua delusione nel dare alle persone solamente un pezzo di carta, "perché qui non diamo un lavoro...tutti mi chiedono un lavoro, ma io non posso fare niente!" mi spiega.
E per questo ha votato Grillo! (Cosa??????!!).
[Era il giorno dopo le elezioni, e ancora non pensavo che tante persone avrebbero davvero potuto votarlo!]. 

Ottenuto il mio documento torno a casa, mi lavo le mani, pranzo pronto, nessun affitto da pagare.

Nel 2012 si contano circa 200.000 disoccupati tra gli under 35 laureati. 
E' quanto emerge da dati Istat, che indicano un aumento di circa il 28% sul 2011. 
La crisi colpisce quindi anche i giovani con i titoli di studio più elevati: 
a confronto con il 2008 si registra una crescita quasi del 43%. 

Ora ho iniziato il mio terzo stage, sono felice di questa opportunità nonostante non abbia alcuna certezza sul futuro. Sono contenta perché continuo ad imparare (e il lavoro è una figata!). So di essere privilegiata e di avere le spalle coperte, ma mi permetto di pensare che è inutile preoccuparsi eccessivamente.

Le migliori occasioni nella mia vita sono nate da esperienze totalmente diverse, 
non sono state pianificate a tavolino. 

[Mercato Chorsu, Tashkent, Uzbekistan]

martedì 8 gennaio 2013

Dal Diario di una stagista #2. Midterm stage

MIDTERM STAGE.
Le elezioni di metà mandato in america e i dubbi di metà stage in Italia.
Ogni due anni le prime, ogni tre mesi i secondi.

Ovvero, mi terranno o no? 

Nella mia esperienza da neo laureata [brevissima riflessione: mi considero neo laureata da troppo tempo ormai!], ci sono varie fasi durante lo svolgimento di uno stage (sono fissata con l'ordine delle idee, riecco i miei soliti elenchi!!!)

Starting again 
Si inizia uno stage, e si tira un sospiro di sollievo, quantomeno per il semplice fatto di non dover stare a casa a cercare lavoro (il lavoro più estenuante di tutti). Si è pieni di speranza e di forza di volontà, ce la si mette tutta, per capire, imparare, dimostrare...

Midterm stage 
Si è autonomamente operativi (perché gli stage in cui si fanno fotocopie e si portano caffè non esistono più da parecchi anni!!!), ed iniziano a sorgere le domande. 
Che ne sarà di me? 
Allora si inizia a pensare di agire, di chiedere al capo se ha qualche suggerimento/piano per il futuro/notizia utile...in alcune aziende esistono i colloqui con le HR di metà stage, nella mia esperienza assolutamente inutili, ma non voglio generalizzare.
Ad ogni modo, si iniziano a fare due calcoli....potrebbero fare a meno di me nel mio team? 

Allora ti rendi conto che la progettualità della vita si ferma a quella fatidica data. Certo, finendo a maggio potrei sempre fare una bella vacanza nel caso non mi venga offerta una posizione, in fondo sono in linea con lo "stipendio" minimo per gli stagisti che il ministero del Welfare avrebbe definito a Dicembre nella bozza delle linee guida sui tirocini...una gran conquista e certezza!!!

http://www.corriere.it/economia/12_dicembre_21/addio-allo-stage-gratis-in-azienda-compenso-minimo-a-400-euro-lordi-lorenzo-salvia_01e1a310-4b35-11e2-b8d2-bbed1fc21916.shtml

Ci siamo quasi. 
Quando mancano poche settimane alla conclusione dello stage. Dopo aver parlato con vari capi e HR di turno, si inizia a cercare lavoro, perché "intanto è meglio che ti guardi in giro". 
Ed ecco la fatidica domanda, per avere ancora qualche speranza, ovvero ucciderla totalmente: 
Ci sarà il budget?! 


Alla mia collega, stagista come me, le hanno detto che non hanno ancora i budget definiti, essendo gennaio...forse lo avranno il 15 del mese...e quindi fino a quella data non sanno dirle se possono tenerla dopo lo stage. Ci tengo a sottolineare che il 19 del mese le scade il periodo di stage. E non mi stupisco che in un momento in cui era particolarmente oberata di lavoro, quando non c'era più nessuno in ufficio tranne noi due, sia scoppiata a piangere.
È  l'incertezza che fa saltare i nervi.
Uscendo poi a pranzo senza di lei con altri colleghi, si parla di budget 2013, ed sembra siano stati già definiti...che mondo bizzarro!

Dunque l'importante è non leggere troppo i giornali, che rassicurano poco sul tasso di disoccupazione giovanile.

Meglio non pensare che ormai è passato un anno dalla laurea, ed in teoria non si possono fare più stage. In teoria perché la gabola potrebbe essere quella di iscriversi a delle liste presso il Centro per l'impiego o uno degli Sportelli comunali per il Lavoro. In questo modo si viene registrati come inoccupati (perché chi ha effettuato solo stage-che non è un vero contratto di lavoro- si considera inoccupato), e si può poi effettuare un ulteriore stage. Una mia amica ed ex collega di specialistica in università ha iniziato in questo modo un altro stage. Tataaaaaaaa!


Ad ogni modo, l'unica soluzione credo sia pensare una cosa alla volta. 
"Il momento passato non è più; quello futuro non è ancora in nostro possesso. È come un viaggiatore in treno: per arrivare alla meta non cammina avanti e indietro, ma sta seduto al suo posto. Così dobbiamo stare fermi nel presente. Il treno del tempo cammina da sé (...) 
C. Lubich